Visualizzazioni totali

24 luglio 2012

All you can dream - RECENSIONE FILM


Questa recensione è stata scritta per tutti i fans di Anastacia (e non solo) che vogliono sapere di più su questo nuovo film All you can dream che è stato proiettato il 23 luglio in anteprima assoluta al GIFFONI FILM FESTIVAL 2012.


La premiere è stata anticipata dal videomessaggio registrato da Anastacia che ci augurava una buona visione e si scusava per non poter essere presente alla prima. Racconta che la storia del film le toccò particolarmente il cuore, e per questo accettò subito la proposta e la nuova esperienza lavorativa.
In realtà i temi trattati nel film sono molti: obesità, disagio sociale, difficoltà che poi si riscontrano in un cattivo rapporto con i genitori separati, motivato e fondato sulla scomparsa prematura di un altro figlio, Mike, che lottava contro un forte cancro.

La storia di per se è commovente, però non riesce mai ad andare oltre e a toccare, almeno per quanto mi riguarda, le sensibilità più forti. La pellicola vista in lingua madre renderà sicuramente di più: si può sentire e apprezzare la voce reale di Anastacia, che pur avendo fatto un buon lavoro, in italiano (con la doppiatrice un pò inappropriata per noi che conosciamo il tono della stacey) fa perdere molto (sappiamo che anche la voce ha il suo perché).

Ripeto il film non è così male, simpatico a tratti. Ma alcuni aspetti li avrei approfonditi  per dar maggiore credibilità ad alcuni personaggi quali il padre, la madre della protagonista, e magari anche il ruolo di Anastacia, che interpretando se stessa, ci concede nel “mondo reale” non molte apparizioni e alcune parti recitate, e niente di cantato (pur  venendo presentata  come una celebre cantante internazionale che ha venduto milioni di album in tutto il mondo).
In sintesi poi la storia finisce in maniera abbastanza prevedibile.
Si ritrova l’equilibrio familiare, grazie all’intervento esterno da parte della nonna (l’unica persona che crede ancora in sé e nel futuro, e che sprona la protagonista, all’insaputa della madre, a studiare canto e a partecipare al concorso di All you can dream) e si placano tutti i contrasti sociali con i coetanei del suo istituto scolastico.
Non vi voglio svelare il finale, ne il ruolo di Anastacia durante tutto il film.

In ogni caso è un film piacevole, film in cui io ho visto diverse citazioni tratte da altre celebri rappresentazioni  cinematografiche, anche a livello di soundtrack, e presenze conosciute con il nostro Mr brown delle Iene.
Mi aspettavo qualcosa davvero  esplosivo, però peccato, davvero sprecata la special guest Anastacia, che nonostante tutto non riesce a far decollare il film che rimane sempre abbastanza freddo.




Il film quindi non è male ma si allontana molto dall’idea di ritrovarmi un Film pieno e denso di musica come accadde per "Dreamgirls" (con Beyoncè e la sua Listen, per intenderci), ma qui è tutto un altro genere e “purtroppo“ la storia è incentrata sulla vicenda sociale e familiare, e non sulla nostra beniamina a cui avrei dato sicuramente molto più spazio.

Voto 7-/10

Nessun commento:

Posta un commento